Alert Credito d'Imposta Reti di Impresa agricole.
- Lunedì, 15 Febbraio 2016 17:01
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20 - 29 febbraio: ultimi giorni per presentare le domande per l'attribuzione del credito d'imposta.
Fonte: leggiecontratti.it articolo del 10 febbraio 2016
A cura di: Avv. Fabrizio Garaffa
Non è molto il tempo per presentare le domande per l’attribuzione del credito di imposta per gli investimenti effettuati da imprese agricole e agroalimentari costituite in rete: dal 20 al 29 febbraio. Lo prevede il decreto del ministro delle Politiche agricole 273 del 13 gennaio 2015, accompagnato dalla circolare 67340 dell’8 ottobre 2015.
Si tratta, anche in questo caso, di una misura di agevolazione che vede in primo piano le imprese che hanno sottoscritto un contratto di rete. L’articolo 3, comma 3 del Dl 91/2014, convertito dalla legge 116/2014, ha infatti previsto per le imprese agricole, della pesca e dell’allevamento ittico, nonché per le PMI agroalimentari, che partecipano a un contratto di rete, un credito di imposta nella misura del 40% delle spese sostenute nel triennio 2014-2016 per il sostenimento di investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi, tecnologie e per la cooperazione di filiera; l’importo massimo del credito ammonta a 400.000,00 euro annui.
Possono presentare la domanda tutte le imprese costituite in un contratto di rete secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 4-ter e ss. del Dl 5/2009 e s.m.i., o che si costituiranno entro il termine per l’invio della domanda, che hanno sostenuto spese per investimenti agevolabili nel 2015. La domanda deve essere presentata dall’impresa capofila e sottoscritta dalle partecipanti. Deve essere allegata l’attestazione, rilasciata dal presidente del collegio sindacale, da un revisore legale ovvero da un iscritto all’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili, o responsabile di un Caf, che dichiari la conformità dei dati dichiarati a quelli rilevabili dalla contabilità nonché la dichiarazione dell’effettivo sostenimento dei costi. Si applica il regime “de minimis”.
Le domande del credito di imposta, a cui deve anche essere allegata copia del contratto di rete in essere, così come gli altri documenti richiesti, devono essere redatti su modelli conformi a quelli emessi dal ministero delle Politiche agricole e resi disponibili sul sito web; la firma del legale rappresentante dell’impresa capofila è in forma digitale.
I pagamenti delle forniture devono essere stati effettuati unicamente a mezzo bonifico bancario, indicando nella causale del pagamento la dicitura «spesa di euro … dichiarata ai fini della concessione del credito d’imposta previsto a valere sul Dm 13 gennaio 2015, n. 273». Siccome la circolare è stata resa pubblica solo a ottobre 2015, per le spese sostenute fino a quella data dovranno essere considerate valide altre forme di pagamento.
Le spese agevolabili comprendono non solo i costi diretti per l’acquisto, la costruzione o il miglioramento di beni immobili e l’acquisto di beni strumentali mobili, quali attrezzature e strumentazioni necessari per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, e per la cooperazione di filiera, ma anche un insieme di costi indiretti, quali le spese professionali relative alla costituzione della rete, le spese per software e hardware funzionali al progetto di rete, ai costi di ricerca e sviluppo, alle spese per l’acquisizione di beni immateriali (marchi, brevetti, licenze, diritti), ai costi per la formazione, per la promozione e per la comunicazione della rete di imprese.
Le spese sono agevolabili al netto dell’Iva, ovvero al lordo qualora l’impresa agricola adotti il regime speciale Iva nella cui ipotesi l’imposta non è detraibile.
Di seguito al link alla Circolare del Ministero per le Politiche Agricole: RETI_IMPRESA_CircolareCreditoD’ImpostaRetiAgricole